Ogni giorno vedo passare una bellissima donna matura, avrà sulla quarantina d’anni, sempre vestita con gonne, tacchi alti e camicette, puntualmente la incontro nel viale intorno alle otto del mattino, probabilmente va a lavoro.
Fantastico sul tipo di lavoro che fa, con quell’abbigliamento potrebbe essere una sexy segretaria, un’insegnante o magari una dottoressa bollente, per me è sicuramente una sorta di dea, mi sono sempre piaciute le milf, ho 23 anni e il mio sogno è scopare con una di loro.
Una mattina decisi di aspettare il suo rientro a casa, dalla finestra della mia camera si vedeva perfettamente la strada e lei passava sempre, tornò all’una e così anche i giorni successivi.
Ho passato notti a fantasticare su di lei, mi sono fatte le migliori seghe pensando al suo culo e a quello che avrebbe potuto fare con la sua bocca sul mio uccello, così non ho resistito più, dovevo assolutamente conoscerla.
Per diverse mattine ho fatto in modo che casualmente mi incrociasse sempre al suo ritorno a casa, abbiamo iniziato con dei sorrisi, poi dei piccoli cenni di saluto, fino ai cordiali buongiorno, poi un pomeriggio iniziò a piovere improvvisamente, lei non aveva l’ombrello, la vidi correre da lontano, fortunatamente ne avevo uno con me, così mi avvicinai e le offrii riparo, accetto.
Ci dicemmo i nomi e mi chiese di accompagnarla fino a casa, non potevo che esserne felice, sulla soglia della porta mi invitò ad entrare per farmi un caffè, andò a cambiarsi e tornò con un’altra delle sue gonne molto corte e un top bianco attillato che mostrava i segni di un reggiseno di pizzo rosso.
In quel momento il cazzo mi diventò duro nei pantaloni, cercai di prendere un respiro e rilassarmi ma con poco successo, la osservavo mentre di spalle preparava il caffè, mi alzai e mi avvicinai a lei, ero quasi dietro di lei, un suo movimento improvviso le fece sbattere il culo contro il mio cazzo duro.
Si girò e vide il rigonfiamento tra le gambe, mi sorrise maliziosamente, senza dire nulla, mi aprì la zip dei pantaloni, si chinò e lo prese in bocca, mi fece un pompino magistrale, di quello che solo le milf sanno fare, perché hanno tanta esperienza.
Me lo pompò per bene, poi la misi a pecorina contro il ripiano cottura, lei ci si aggrappò, le allargai le gambe, scostai le mutandine e leccai con foga la sua figa bagnata, era eccitata e desiderava la penetrazione, spingeva il culo all’indietro contro la mia lingua, mi sollevai e senza farla aspettare oltre, glielo infilai dentro, la tenni per i fianchi e la scopai forte, davo colpi profondi, intensi, veloci, la stanza si riempì dei suoi gemiti e urla di piacere.
Aveva un culo da urlo, volevo tanto sfondarglielo ma pensai che era meglio limitarsi in quel momento, continuai a farla godere, venne sul mio cazzo un paio di volte, prima di ricevere il mio sperma caldo in bocca.
1 Comment
Carlo
(19 Ottobre 2018 - 8:28)Ottimo racconto che esprime bene le tue voglie.
Anche io scrivo racconti ed è un mio hobby. Solo una persona sa che li scrivo e che mi piace farlo.
Le situazioni che descrivo sono frutto della fantasia che viene stimolata continuamente dalle donne abitano in Sardegna dove vivo.
Spero di avere risposta da te
Ciao