Quel porco di mio padre mi stava fissando da giorni in modo diverso, l’avevo notato una sera in particolare, stavo uscendo per il compleanno della mia migliore amica, per l’occasione avevo indosso un vestitino un po’ corto e più sensuale del solito, andavamo in un pub e poi a ballare e ci tenevo ad avere il look giusto.
Prima di uscire, mio padre mi fermò, voleva sapere dove stessi andando in quel modo, dopo la mia spiegazione molto seccata, si limitò a dirmi di non fare troppo tardi, ma aveva uno strano sorrisetto sulle labbra.
Io ho diciotto anni e vivo con i miei, mia sorella di qualche anno più grande studia fuori, mio padre è architetto e spesso sta a casa nel suo studio per lavorare, mia madre è insegnante e a volte torna tardi la sera, dico questo per farvi capire un po’ le dinamiche di casa.
Il mattino seguente ero così stanca della nottata che non sono riuscita ad alzarmi in tempo per andare a scuola, così sono rimasta a casa, pensavo di essere sola e invece a un certo punto è sbucato mio padre molto arrabbiato.
Mi sgridò dicendomi che non dovevo rientrare alle 4 del mattino, io mi girai dall’altra parte del letto e lo ignorai, lui si arrabbiò ulteriormente, iniziò a riempirmi di domande su cosa avessi fatto, mi accusò di aver fatto tardi perché sicuramente mi ero trattenuta con qualche ragazzo, cosa non vera ma a lui quel pensiero lo faceva davvero infuriare.
Mi disse di rispondergli, negai di essere stata con un ragazzo ma lui non volle credermi, io mi alzai seccata per andare in bagno a darmi una rinfrescata ma lui, inaspettatamente, mi prese per un braccio e mi spinse sul letto, si mise sopra di me e mi sussurrò all’orecchio che solo lui poteva toccarmi.
Ero spaventata ma allo stesso tempo sentivo una sorta di eccitazione, mi stava dicendo cose porche all’orecchio, mi abbassò i pantaloncini e le mutande contro il mio volere e tirò fuori il cazzo, mi ordinò di succhiarlo.
Ammetto di non aver mai visto un cazzo grosso come il suo, era mio padre e la cosa mi inquietava ma a un certo punto sentii la mia figa bagnarsi e pensai che quella situazione fosse eccitante, così obbedii e lo presi in bocca, lo succhiai e gli feci un bel pompino, di quelli a mestiere che io sapevo fare benissimo, mi diede della troietta e mi penetrò.
Era sopra di me, mi scopava con colpi veloci e decisi ed io mi lasciai andare a quel piacere assurdo misto all’eccitazione per il proibito, me la sono goduta e lui anche, mi continuava a dire all’orecchio che avevo una figa calda e che dovevo scopare con lui che sapeva come farmi godere.
Quelle parole mi fecero eccitare al punto da portarmi al limite, subito dopo lui uscì velocemente dalla mia figa e mi sborrò sulla pancia, si rilassò qualche secondo, poi se ne andò nel suo studio, non abbiamo parlato dell’episodio ma non nascondo che vorrei mi scopasse ancora.