Giovane troietta diciottenne apre le gambe al suo professore

Se il professore di matematica non mi dava la materia avrei rischiato l’anno scolastico, non potevo permettermi una cosa del genere, i miei genitori mi avrebbero punita, avevo bisogno della sufficienza e dovevo fare qualcosa per convincerlo a mettermela.

In matematica non sono mai stata brava, anzi, potrei dire che sono del tutto negata, per cui sperare in una prova scritta per rimediare era praticamente impossibile, così decisi di chiedere al professore un incontro nella sala professori per parlare della situazione e trovare una soluzione.

In realtà avevo già ben in mente la mia soluzione, lui è un uomo sulla quarantina di bella presenza, quindi, oltre ad assicurarmi la sufficienza, mi sarei goduta una bella scopata. Volevo offrigli la mia figa per farmi salvare l’anno, non ero sicura che avrebbe accettato ma dovevo provarci.

Mi accolse con una faccia molta seria, mi disse di accomodarmi, guardò i miei ultimi compiti, scosse la testa, per lui non c’era modo di mettermi quella sufficienza di cui avevo bisogno, provai in tutti i modi, con le parole, senza grande successo, a convincerlo.

Decisi di passare all’azione, mi alzai e poggiai il culo sulla scrivania, avevo indossato per l’occasione una gonna corta e molto stretta, lui mi guardò senza muoversi.

“Professore, io credo che potremmo trovare una soluzione insieme”.

Poggiai la mano sul suo braccio e lo strinsi, continuò a restare immobile, così allungai ancora un po’ la mano e la feci scivolare sopra il suo cazzo che era diventato duro, avevo colto nel segno.

Lui mi sorrise maliziosamente, si alzò e andò a chiudere la porta a chiave, si sbottonò i pantaloni e tirò fuori il cazzo. “Vediamo come te la cavi con questo”.

Mi inginocchiai e lo presi in bocca, me lo fece entrare tutto dentro, mi lasciai andare a un bel pompino, mi misi di impegno per soddisfarlo al meglio, gli succhiai le palle, gemette di piacere, era un suo punto debole.

Mi prese di peso e mi mise sulla scrivania, mi tolse le mutandine da sotto la gonna, la sua cappella accarezzo il mio clitoride, giocò per un po’ con il mio ingresso, poi mi penetrò la figa.

Mi tenne per capelli mentre mi sbatteva forte, sentivo il suo cazzo entrarmi così dentro da farmi male, era eccitante, il mio prof era un vero stallone, mi sussurrò all’orecchio che se volevo la sufficienza, dovevo farglielo mettere nel culo, ero pronta a tutto.

A pecorina con il busto contro la scrivania, allargai bene le gambe per permettergli di vedere il mio piccolo ingresso del culo, lo leccò e infilò il cazzo dentro, una volta entrato tutto, mi tenne per le chiappe e ci diede dentro, mi scopò forte, si muoveva come se volesse dimostrarti la sua potenza, mi stava dominando.

Mi piacque molto il suo modo di fare, il culo mi faceva male per quanto me lo aveva scopato, gli dissi di riempirmi del suo sperma caldo, subito dopo sentivo il liquido scorrermi lungo le cosce, che sborrata.

Volete sapere come è finita? Ho avuto un bel 7 e non ho perso l’anno. Stiamo ancora scopando di nascosto e lui mi mette dei bei voti, dice che come troietta sono superiore.

annalisa25

Sono Annalisa M. 35 anni di Milano, Ideatrice e scrittrice di racconti erotici veri, frutto di esperienze personali e racconti inviati da amici ed amiche che hanno la mia stessa passione: il sesso. Ogni racconto erotico, sogno o desiderio vengono pubblicati su Raccontoerotico.com . Sono una ragazza russa o meglio dire ora sono una milf russa con belle esperienze alle spalle ma anche ora no perdo una occasione per fare sesso, tradire, amare e prenderlo dove a me piace ;) Scrivimi e lasciamo un commento, rispondo sempre :*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.